Rottura della Cuffia dei Rotatori: Perché si Verifica?
Perché accade
Fondamentalmente le cause si possono ridurre o a un evento acuto o ad un problema cronico.
Una lacerazione si può produrre improvvisamente in seguito ad una caduta sul braccio, nel sollevare qualcosa molto pesante, nella pratica sportiva come conseguenza di una sollecitazione troppo impegnativa.
Molto frequenti sono però danni alla cuffia prodotti dalla degenerazione dei tendini, causata da un eccessivo uso, in particolare in compiti molto ripetitivi di tipo professionale.
Quello che accade nei muscoli e nei tendini è che unitamente all’invecchiamento che conduce ad una progressiva rigidità di tutto l’apparato muscolare, anche per il diminuito apporto di sangue, un eccessivo uso di alcuni muscoli arriva a tramutarli in una sorta di stringhe, cioè a perdere le loro proprietà elastiche e quindi a renderli soggetti a “sfrangiamento” e rotture complete che nello specifico della cuffia avviene prevalentemente a livello dei tendini.
Possono crearsi nelle parti più soggette a sollecitazioni delle calcificazioni che rappresentano il segno di una infiammazione cronica e piccoli speroni ossei come si possono osservare nella spina calcaneare e nella spina tibiale e rappresentano la testimonianza di anni e anni di tensioni.
I sintomi
Impotenza funzionale, ovvero difficoltà o impossibilità a muovere il braccio, dolore, scroscio articolare.
Quando la rottura accade in seguito ad incidenti può essere avvertita la sensazione dello strappo.
La diagnosi dovrà essere effettuata da uno specialista perché i sintomi della rottura della cuffia sono sovrapponibili all’infiammazione della spalla. quella che una volta veniva chiamata periartrite.
La diagnosi
- risonanza magnetica che permette di valutare meglio i tessuti a forte contenuto acquoso, come i muscoli, i tendini, le cartilagini, le borse articolari
Il trattamento
A seconda della gravità della lesione lo specialista potrà decidere per una terapia di tipo conservativo o per un intervento chirurgico
La terapia di tipo conservativo contempla:
riposo: lo specialista potrebbe consigliare di indossare un tutore per un po di tempo,
fisioterapia: per ridurre l’infiammazione, promuovere processi di riparazione, di guarigione e recuperare l’articolarità
antinfiammatori: per il dolore.
Qualora queste terapie non dessero risultati soddisfacenti o la lesione fosse troppo vasta si dovrà ricorrere all’intervento chirurgico.
Considerazioni
Rispetto ad anni fa il ricorso alla chirurgia è piuttosto diminuito rispetto all’utilizzo della terapia conservativa, in particolare la fisioterapia, il motivo è che attraverso un fisioterapia mirata si può restituire equilibrio ai muscoli della cuffia, recuperare un movimento funzionale e prevenire ricadute.
Infatti anche dopo un intervento è sempre raccomandata una riabilitazione funzionale per il recupero di tutta la spalla in quanto il rischio di recidive, soprattutto per lesioni di tipo degenerativo, è molto elevato.