Fisioterapia Domiciliare a Roma

Parkinson Giovanile

Cos’è?

Si parla di Parkinson Giovanile quando la diagnosi della malattia si ha prima dei 50 anni, dal momento che Il Parkinson colpisce normalmente persone con più di 50 anni.

La maggior parte delle persone sono spaventate da questa diagnosi perché convenzionalmente si ritiene il Parkinson una malattia legata alla vecchiaia.

I mezzi diagnostici  e le maggiori conoscenze su questa malattia hanno consentito negli ultimi anni di “intercettarla” quando si trova in uno stadio molto iniziale e questo può fare la differenza perché un inizio di cure in fase precoce può aiutare  tenerla sotto controllo.

In casi rarissimi la diagnosi può riguardare anche bambini e adolescenti ma nella maggioranza si tratta di parkinsonismi giovanili legati a sindromi genetiche.

Sintomi

 

I sintomi sono gli stessi del Parkinson classico:

  • Rigidità
  • Lentezza
  • Tremore
  • Problemi di equilibrio e coordinazione
  • Stipsi
  • Perdita dell’olfatto
  • Depressione
  • Problemi del sonno
  • Calligrafia minuta
  • Abbassamento della voce

Grande importanza viene data al riconoscimento precoce della malattia. Data l’età il cervello ha maggiori possibilità di “rimodellarsi” e quindi adattarsi meglio ai cambiamenti che comporta la malattia.

In particolare la comunità scientifica pone l’accento su sintomi come la stipsi e la perdita dell’olfatto che potrebbero rappresentare dei campanelli d’allarme da non sottovalutare.

La stadiazione del Parkinson utilizza diverse scale di valutazione, perché la malattia si presenta in maniera molto diversa da persona a persona sia per la presenza e il numero dei sintomi, sia per l’intensità e la progressione degli stessi.

Nel Parkinson Giovanile si ha una maggiore frequenza di familiarità al Parkinson, questo ha portato a supporre che possa esistere una predisposizione genetica che unita a fattori ambientali possa  produrre un esordio giovanile della malattia.

Nel Parkinson Giovanile, ancora più che nel Parkinson dell’anziano è fondamentale la terapia farmacologica e la terapia fisioterapica eseguita da professionisti esperti di questa malattia: la risposta ai farmaci, l’adattamento cerebrale e il controllo dei sintomi possono grandemente incidere sulla qualità della vita e sulla sopravvivenza.

Ricordiamo Michael J. Fox, l’attore di “Ritorno al Futuro”, che è stato colpito dalla malattia all’apice del successo tanto ha fatto e tanto sta facendo tuttora per la conoscenza di questa malattia.

 

 

Mal di schiena

Tecar Terapia domiciliare per la cura del mal di schiena 1

 

 

La Tecar terapia a Domicilio sul Territorio di Roma per La Cura del Mal di Schiena

 

La Tecar terapia Domiciliare Una Grande Risorsa nella Cura del Mal di Schiena

 

Curare il Mal di Schiena non è sempre semplice poiché le persone in casa possono avere altezze variabili, è importante scegliere terapie nel caso nostro la Tecarterapia a Domicilio da noi prestata su tutto il territorio di Roma puo’ rappresentare la Soluzione. 

Offriamo e consigliamo come soluzione contro il mal di schiena trattamenti periodici di Tecarterapia da noi prestata a domicilio su tutto il territorio di Roma.

Tuttavia anche gli stili di vita sono importanti ad esempio l’aggiunta di cuscini lombari può fare la differenza.

Anche la cucina è un ambiente dove è facile farsi male alla schiena. 

Le persone che devono piegarsi su un bancone più corto per un lungo periodo di tempo esercitano una pressione sui fianchi, sulla parte bassa della schiena e sulle spalle. Regolare il piano di lavoro all’altezza adatta alla persona più alta della casa può essere il modo più efficace per eliminare questo problema.

L’aggiunta di alcuni semplici complementi può aiutare le persone a gestire il mal di schiena cronico. Ad esempio, mettere un tappetino morbido sotto il lavandino può rendere più confortevole lavorare su un pavimento in piastrelle o legno.

L’organizzazione domestica, “il riordinare”,  potrebbe non sembrare una causa comune di mal di schiena, ma non è così. 

Come regola generale, le persone dovrebbero mirare a mettere gli oggetti di cui hanno bisogno più frequentemente a livello del busto. Ciò significa che possono raggiungerlo senza doversi alzare o chinarsi. L’uso di buone pratiche di sollevamento è un modo importante per utilizzare questi spazi senza peggiorare il mal di schiena.

L’aggiunta di un numero di aggiornamenti domestici e cuscini o altri dispositivi progettati per aiutare con il mal di schiena è solo l’inizio di ciò che le persone possono fare per aiutare se stesse. Per molte persone, l’origine e la continuazione dei problemi alla schiena riguardano le abitudini personali che rallentano il processo di guarigione o causano nuove lesioni.

Quando qualcuno è abituato a fare qualcosa in un modo particolare, potrebbe non pensare di smettere di farlo anche se fa male. Fortunatamente, le abitudini problematiche sono spesso facili da correggere.

Le persone con mal di schiena dovrebbero parlare con i loro medici delle migliori attività che possono fare a casa per aiutare a gestire la condizione. Ciò può richiedere alcuni tipi di esercizi o evitare determinati compiti a casa.

Possono essere necessarie alcune settimane per creare un’abitudine salutare, quindi bisogna perseverare fino a quando diventerà parte naturale della routine quotidiana.

Questi sforzi possono aiutare nella guarigione o evitare di aggravare i problemi alla schiena a lungo termine.

  • Esercizio e stretching a casa

Esistono una varietà di esercizi e allungamenti che le persone possono fare per alleviare il mal di schiena o prevenirlo.

In generale, bisognerebbe mirare a fare 20-30 minuti di esercizio a basso impatto tre giorni alla settimana. Gli allungamenti su misura per la schiena sono una parte fondamentale di questo.

Quando le persone si impegnano in esercizi volti a rafforzare e tonificare i muscoli della schiena, dovrebbero prestare molta attenzione all’estensione e alla flessione.  Molti esercizi per la schiena sono progettati per essere eseguiti sdraiati. 

  • Questo aiuta a evitare l’ iperestensione o la caduta.
  • Ridurre al minimo il sollevamento di carichi pesanti

Molte lesioni alla schiena accompagnano  persone che sollevano spesso carichi  troppo pesanti o che lo sollevano pesi nel modo sbagliato

  • Per evitare questo genere di problemi possono utilizzare carrelli o altri mezzi per spostare elettrodomestici o attrezzature pesanti.
  • È consigliato per le persone con mal di schiena o altri problemi alla schiena assumere professionisti per spostare mobili o elettrodomestici pesanti.
  • L’investimento può essere una necessità per evitare di ferire nuovamente muscoli e articolazioni recentemente guariti.

L’importante è iniziare da qualche parte, non è mai troppo tardi per abbandonare le cattive abitudini!

 

Mal di schiena

Ciao mondo!

Benvenuto in WordPress. Questo è il tuo primo articolo. Modificalo o cancellalo e quindi inizia a scrivere!

Artrosi : Il Parere del Fisioterapista 1

Cos’è?

L ‘artrosi è una malattia che colpisce la cartilagine delle articolazioni e l’osso immediatamente sottostante.

È una patologia degenerativa, cioè con il tempo tende a peggiorare: inizialmente la cartilagine presenta delle incrinature che interrompono la continuità della superficie liscia articolare, nelle fasi più avanzate la cartilagine risulta consumata e l’osso esposto.

Quali sono le articolazioni più colpite dall’artrosi?

Le vertebre lombari , vertebre cervicali, anca, ginocchio, le articolazioni delle dita come ad esempio i noduli di Heberden e noduli di Bouchard.

Che sintomi manifesta l’ artrosi?

I sintomi dell’ artrosi sono: dolore, soprattutto al mattino, rigidità, “scrosci” articolari (una sensazione ed un rumore descritto come uno scricchiolio) può essere presente gonfiore, difficoltà di movimento, debolezza.

I sintomi migliorano nel periodo estivo quando il clima è più caldo e asciutto ma tendono a peggiorare nel periodo invernale quando è freddo e umido .

Quali sono le cause?

Possono essere molteplici, le analizzeremo classificandole:

  • Parliamo di artrosi primaria quando dipende da una alterazione intrinseca della cartilagine(cioè per familiarità o caratteristica genetica) risulta più fragile e meno resistente ai traumi.
  • Parliamo di artrosi secondaria quando dipende da un evento o da una malattia:

Esempi:

  • Traumi  che hanno lesionato la cartilagine ed esposto l’osso all’usura: pratica di sport traumatici o che prevedano salti o cadute, per attività lavorative ecc.
  • Sovrappeso che negli anni provoca schiacciamento, perdita di elasticità e fratture nella cartilagine.
  • Conseguenze di malattie come la gotta o l’artrite reumatoide.

 

Come viene effettuata la diagnosi?

 

La diagnosi viene effettuata tramite visita specialistica ed eventualmente attraverso l’utilizzo di Radiografie che potranno mettere in evidenza la diminuzione dello spazio articolare, la formazione di osteofiti e la presenza di rigonfiamenti ossei.

 

Che incidenza ha l’artrosi?

 

Ne è colpita la quasi totalità della popolazione anziana (sopra i 70 anni), ma se ne cominciano a vedere i primi segni già sopra i 30 anni, soprattutto a carico delle vertebre lombari.

Parliamo di vertebre lombari perché è la parte del corpo che risulta più colpita a causa di traumi, usura e atteggiamenti posturali.

 

Cosa è il trattamento conservativo?

Il parere del fisioterapista

E’ l’insieme di diverse strategie:

  • fisioterapia per recuperare: mobilità delle articolazioni, migliorare la massa muscolare, combattere la rigidità e migliorare la postura.
  • Laser terapia, magneto terapia.
  • Integratori per aiutare la cartilagine e l’osso.
  • Antidolorifici in caso di dolore (prescritti dal medico).
  • Infiltrazioni di cortisone o acido ialuronico effettuati da uno specialista.

Questi approcci hanno lo scopo migliorare i sintomi dell’artrosi.

È vero che dall’artrosi non si guarisce ma è altrettanto vero che ci si può convivere senza dolore e  mantenendo una buona qualità della vita.

 

Artrosi zona lombare

 

(Ringraziamo la nostra paziente per la foto).

 

Mal di schiena

IL MAL DI SCHIENA: Abitudini da Cambiare per Migliorare 1

 

 

Il mal di schiena è un problema molto frequente nella vita a tal punto che molte persone arrivano a pensare che sia quasi normale. Circa quattro persone su cinque soffriranno di mal di schiena ad un certo punto della loro vita.

  • Le discopatie, le contratture e la cattiva postura sono le cause tipiche.
  • Il mal di schiena varia da lieve a molto grave e può essere molto diverso da una persona all’altra.
  • Dal momento che è un problema così comune, molte persone non riescono a prenderlo sul serio fino a quando il dolore finisce per diventare un ostacolo che non riescono a superare.
  • L’ambiente domestico e dell’ufficio è noto per rendere difficile il gestire o prevenire il mal di schiena, ciò richiede una certa attenzione rispetto ai luoghi in cui le persone trascorrono la maggior parte del loro tempo.
  • Apportando modifiche alla stanza e sviluppando abitudini sane, le persone possono impedire che il mal di schiena si trasformi in un problema che non riescono più a gestire.
  • Modifiche domestiche per il mal di schiena

Poiché le persone trascorrono la maggior parte del loro tempo a casa, ha senso iniziare l’analisi valutando questo ambiente.

Un esempio per migliorare questo aspetto  potrebbe essere la regolazione dell’altezza del piano di lavoro. Tuttavia, ci sono alternative che costano meno e richiedono pochissimo tempo per essere implementate, bisogna considerare ogni possibile miglioramento o aggiunta in base alle proprie esigenze . In molti casi, esistono diversi modi per risolvere il problema. Quello giusto potrebbe richiedere un po‘di sperimentazione, quindi è consigliato iniziare con il più semplice e meno costoso.

Il bagno è un luogo in cui è molto comune farsi male alla schiena o peggiorare il proprio mal di schiena. La frequenza d’uso combinata con una superficie bagnata e scivolosa richiede di apportare più cambiamenti in questa stanza. Per iniziare, bisogna valutare lo spazio e identificare i problemi in base al tipo di mal di schiena che abbiamo.

L’installazione di una toilette all’altezza della sedia rende più facile per le persone sedersi senza piegare troppo le ginocchia. Questo semplifica ad esempio l’alzarsi senza fare pressione sulla parte bassa della schiena. Oppure potremmo optare per una doccia in piedi o una vasca da bagno con una porta. Questi aggiornamenti riducono la necessità di sollevare la gamba in alto, il che aggrava spesso i problemi alla schiena.

L’aggiunta di una barra di appoggio su entrambi i lati della toilette offre un supporto extra.

La camera da letto è un luogo importante, soprattutto perché  trascorriamo gran parte del nostro tempo a letto. In effetti, un materasso o un cuscino non di supporto possono essere un innesco primario per i problemi alla schiena, anche quelli cronici. Bisogna tenere presente che il materasso medio dovrebbe essere utilizzato solo per circa otto anni. I materassi più economici o di bassa qualità potrebbero non durare così a lungo.

Il mal di schiena spesso richiede alle persone di cambiare il modo in cui dormono, come un modo per gestire meglio il dolore o per evitare di peggiorare il problema. Come regola generale, è consigliato acquistare un materasso più solido.

Il giusto tipo di cuscino dipende dalla posizione del sonno. Gli esperti del mal di schiena raccomandano il sonno laterale perché consente al corpo di mantenere la colonna vertebrale nel suo naturale allineamento. È consigliato  un cuscino abbastanza spesso da sostenere la testa e il collo.

Nel soggiorno, è consigliato selezionare dei mobili che siano alla giusta altezza con un adeguato livello di sostegno. Trascorriamo molte ore al giorno in salotto, quindi è importante che sedie e divani non contribuiscano al mal di schiena.  Andrebbero scelti dei mobili per sedersi che:

  • permettano di appoggiare i piedi sul pavimento;
  • mantengano  le gambe ad un angolo di 90 gradi;
  • forniscano una solida superficie di supporto, che difficilmente si appiattirà nel tempo.

 

Mal di schiena

Parliamo di: Pressione Alta

Cos’è

Si parla di pressione alta o più precisamente di ipertensione arteriosa quando la pressione arteriosa  misura valori stabilmente più alti di quelli normali.

Stabilmente più alti significa che durante i controlli nella stessa giornata e nel tempo i valori sono costantemente alterati.

E’ importante chiarire questo punto perché la pressione risente di molti fattori: è più bassa al mattino, si alza nel corso della giornata per poi abbassarsi di nuovo dopo pranzo e rialzare la sera.

Inoltre risente dell’agitazione e dello sforzo, per questo bisogna riposare, cercare di rilassarsi prima di effettuare la misurazione ed eventualmente ripetere a distanza di pochi minuti.

Come si misura?

Attraverso apparecchi muniti di una fascia che va avvolta sopra il braccio in corrispondenza dell’arteria, con funzionamento manuale o a batterie.

Quali sono i valori che ci devono far pensare di avere la pressione alta?

Una misurazione regolarmente sopra i 140 mm/Hg ed una minima sopra i 90 mm/Hg ci deve far allarmare perché  significa che ci troviamo già in uno stadio di preipertensione/ipertensione di grado lieve.

La pressione alta non dà sintomi riconoscibili facilmente perché il mal di testa, sangue dal naso, la sensazione di confusione, il prurito ecc sono sintomi riconducibili anche ad altre patologie.

Per questo è importante monitorare  con regolarità.

Quando i valori stabilmente, quindi all’interno di piccole variazioni nell’arco della giornata e della settimana si posizionano fra 140 160 di massima e 90 100 di minima abbiamo l’ipertensione di grado 1.

Quando le misurazioni evidenziano risultati sempre sopra 160 di massima e 100 di minima siamo già in un quadro di ipertensione di grado 2.

Cause

Fra le cause di pressione alta possiamo distinguere l’ipertensione primaria dovuta a fattori come l’invecchiamento, la vita sedentaria, la familiarità, abitudini come il fumo, eccessivo uso di caffè e di sale oltre a problemi al sistema nervoso vegetativo.

 

L’ipertensione secondaria, circa il 10% del totale, può essere causata da patologie dell’apparato endocrino, il diabete, la gravidanza, alcuni farmaci come il cortisone, alcune droghe come la cocaina, gli alcolici oltre a problemi alle arterie come l’ateriosclerosi.

Cura

L’ipertensione primaria dipende moltissimo dalle abitudini di vita, nei primi gradi della malattia sono sufficienti aggiustamenti e piccole modifiche delle abitudini: perdere peso, fare attività, limitare il sale, eliminare il fumo per riuscire a riportarla entro parametri normali.

Nei casi più seri rimandiamo al medico curante e allo specialista.

 

×