Fisioterapia Domiciliare a Roma

Dolore alla Clavicola da Fratture e Cure Fisioterapiche

Frattura dell’estremo distale della clavicola destra è la tipica causa di dolore alla clavicola

Perchè la frattura provoca dolore alla Clavicola quali i  Rimedi ?

 

Il dolore alla Clavicola proviamo a spiegarne i motivi e le causa .

Intanto diciamo che la Clavicola  è un osso che si estende dalla spalla allo sterno il suo nome significa “Piccola Clava“.

A causa della posizione e della forma rientra fra le ossa con maggiori probabilità di frattura .

Una caduta sul braccio o sulla spalla facilmente può danneggiare questo osso.

Anche il parto rappresenta per il nascituro un evento a rischio per la frattura della clavicola.

Il trattamento dipenderà dalla gravità della lesione: qualora la frattura sia “composta” sarà sufficiente un tutore che avvolga il torace e il braccio.

Quando invece i due capi della frattura si fossero separati sarà necessario un intervento chirurgico con l’utilizzo di placche e viti che mantengano i due capi ossei uniti e fermi.

Una lesione tipica della clavicola prende il nome di  Sindrome dello stretto toracico.

Quando la clavicola si sposta dalla sua posizione normale può premere sui vasi e i passaggi nervosi che si trovano al di sotto e comprimerli contro la prima costa.

Le potenziali cause della sindrome dello stretto toracico possono essere:

  • sforzi eccessivi
  • problemi posturali
  • obesità

Sintomi quali debolezza del braccio, dolore del braccio, della clavicola e della spalla devono far sospettare questa sindrome.

Il trattamento fisioterapico si concentrerà sul riequilibrio della spalla, rafforzando i muscoli.

Ulteriore causa di dolore alla clavicola potrebbe essere una lesione dell’articolazione acromio claveare.

L’articolazione acromion-claveare si trova esattamente al di sopra dell’omero.

Le due ossa clavicola e scapola creando questa articolazione formano una sorta di tunnel nel quale scorre il muscolo sovraspinoso.

Una lesione a questa articolazione può avvenire in seguito ad una caduta.

I sintomi sono: dolore, gonfiore, mancanza di forza alla spalla e al braccio.

La cura consisterà nel mettere a riposo spalla e braccio attraverso una fasciatura o un tutore, impacchi di ghiaccio, intervento chirurgico nei casi più gravi.

La clavicola può essere anche soggetta ad artrosi, la zona più soggetta è l’articolazione acronion claveare, dove si congiunge alla scapola.

Il dolore e la rigidità in questa zona della spalla sono molto conosciuti in quanto colpiscono una grossa fetta della popolazione.

L’artrosi dell’articolazione acromion claveare possono creare degli osteofiti che possono restringere il passaggio del muscolo sovraspinoso causando ulteriori problemi.

Dolore, rigidità e mancanza di forza sono i sintomi.

dolore alla clavicola causato da frattura
La frattura dell’estremo distale della clavicola destra è una delle cause del dolore alla clavicola causato da frattura

 

Recupero completo della Clavicola Fratturata

La maggior parte delle persone può aspettarsi un completo recupero da una clavicola fratturata , le altre cause di dolore andranno valutate volta per volta.

Consultare un medico se la causa del dolore alla clavicola non è chiara.

 

 

 

Spalla Schiacciamento del Nervo Cure Appropriate

Premessa

Lo schiacciamento del nervo della spalla è statisticamente una fra le patologia maggiormente riscontrate, legata agli stili di vita ed alle posture a cui sottoponiamo la nostra struttura nervo-spinale.

Le cause che possono provocare lo schiacciamento del nervo della spalla possono essere dipendenti dalla compromissione delle strutture adiacenti  (ossa, muscoli, disco intervertebrale) a causa di fratture, artrosi, protrusioni o contratture.  Un caso molto frequente è quello legato alla contrattura che esercitando una pressione lungo il percorso  determina la sofferenza  del nervo. Considerato che la colonna vertebrale è composta di 24  vertebre separate dai dischi vertebrali che fungono da cuscinetti ed è divisa in tre zone differenti per zona del corpo, la stessa forma delle vertebre ovvero :

  • Regione cervicale : costituita da 7 vertebre
  • Regione toracica : composta da 12 vertebre
  • Regione lombare : costituita dalle ultime 5 vertebre

Per inciso un nervo schiacciato nella spalla colpisce specificamente il tratto cervicale,  alcune cause comuni di un nervo schiacciato nella spalla includono:

  • Degenerazione del disco : i dischi vertebrali sono fra le strutture del corpo più soggette ad invecchiamento. Con il passare del tempo si assottigliano e le vertebre adiacenti possono sviluppare artrosi con formazione di osteofiti cioè piccole sporgenze ossee che  comprimono i nervi che fuoriescono fra vertebra e vertebra.
  • Disco erniato : un disco lesionato e schiacciato può sporgere  e comprimere i nervi dove escono dalla colonna vertebrale.
  • Lesione acuta : il sollevamento repentino di un peso eccessivo, un incidente potrebbero causare una lesione muscolare o un’ernia del disco.

I sintomi

I sintomi classici derivanti dallo schiacciamento del nervo della spalla  sono:

  • Parestesie nell’area di innervazione
  • Debolezza del braccio
  • Alterata sensibilità del braccio e della mano
  • Dolore

La diagnosi

La visita specialistica è il primo passo: il paziente verrà sottoposto a diversi tipi di test differenziali che permetteranno di capire l’origine dei sintomi.

Potrebbe richiedere anche ulteriori approfondimenti, come

  • Radiografie
  • Risonanza Magnetica
  • Ecografia
  • Elettromiografia

Il male alla spalla potrebbe essere anche conseguenza di

lesioni alla cuffia dei rotatori

artrosi della spalla

borsiti

fratture

Il trattamento

Il trattamento inizialmente prevede quando non sia presente una frattura o una lesione acuta, terapie fisioterapiche conservative che possono includere:

1. Fisioterapia Specializzata

2. Anti infiammatori

3. Terapia Laser

4. Ionoforesi

5. Ultrasuoni

6. Riposo

Conclusioni

  • I Sintomi  possono dipendere da molti motivi.
  • Quando sono molto forti o perdurano  da più di qualche giorno è molto importante sentire il parere del medico che può nel caso prescrivere cure fisioterapiche.

Lo specialista potrebbe anche consigliare nei casi più gravi anche un intervento chirurgico.

La fisioterapia specializzata ha appunto lo scopo di evitare quest’ultima ipotesi intervenendo per correggere i problemi posturali che possono aver causato il problema, aiutare a modificare lo stile di vita e di lavoro, ad esempio modificare la posizione del computer per evitare di sollecitare eccessivamente i muscoli del braccio e della spalla.

Stimolare l’afflusso sanguigno e ripristinare una buona mobilità della parte e Riequilibrare l’articolazione dal punto di vista muscolare.

 

 

 

Dolore al Ginocchio dopo L’intervento Chirurgico

Pazienti operati  riferiscono spesso di provare dolore al ginocchio dopo l’intervento chirurgico .

L’opinione degli addetti ai lavori è che il dolore dipenda frequentemente dal danno inevitabile, purtroppo, subito dalle minute terminazioni nervose in sede di intervento e tende purtroppo a cronicizzarsi se non si effettuano cure appropriate, è compito della fisioterapia alleviare il dolore del paziente affetto dalla patologia molto diffusa statisticamente soprattutto nei soggetti di sesso femminile.  Altri fattori di rischio sono legati all’età dei soggetti , si manifesta infatti soprattutto nei giovani ed in coloro che hanno subito chirurgia precedente.

Recenti studi infatti hanno permesso di capire, anche con l’aiuto di strumenti di diagnostica più sensibili che effettivamente il danno subito da questi piccoli filamenti nervosi è la causa del dolore “che persiste” dopo un intervento al ginocchio.

Cosa differenzia il dolore al ginocchio dopo l’intervento chirurgico che è normale aspettarsi  e il dolore che tende a diventare cronico?

In primo luogo la durata, se il dolore non scompare spontaneamente dopo qualche mese e se dopo un anno, un anno e mezzo ancora persiste , altri sintomi ci infiammazione cronica possono evidenziarsi nell’eventualità in cui appaiano gonfiori

Una diagnosi precisa è molto importante, in primo luogo per poter avviare terapie adatte al dolore neuropatico, in secondo luogo per escludere altre possibili cause.

 

Le cure

 

Il nervo periferico che causa dolore può essere trattato in varie maniere:

Fisioterapia

Tens

Ultrasuoni

Ionoforesi

Ed inoltre qualora queste metodiche non risolvano il problema potrà essere presa in considerazione la procedura  chirurgica, necessaria per liberare il nervo ove fosse intrappolato oppure in ultima ipotesi la recisione dello stesso.

Lesioni al Nervo Radiale

Il Nervo Radiale è uno dei principali nervi delle braccia.
La sua innervazione coinvolge il muscolo tricipite brachiale, estende le dita e il polso e controlla la sensibilità delle prime tre dita: pollice, indice e medio.

Una lesione a questo nervo comporterà debolezza, dolore, parestesie nella regione di innervazione.

Lungo il suo percorso dalla emersione negli spazi intervertebrali alla mano il nervo radiale “ruota” attorno all’omero, nella parte centrale del braccio, questo lo rende particolarmente suscettibile alle lesioni di tipo traumatico come le fratture dell’omero.

 

Classificazione

 

Si parla spesso di “stupor” del Nervo Radiale, cosa significa? Stupor dal latino significa insensibilità, ed è la reazione che il nervo può avere dopo un trauma, ma non rappresenta una diagnosi sull’effettivo danno, solamente una reazione.

Le vere lesioni nervolse possono essere classificate in:

 

La Neuroaprassia ,

si tratta di una lesione lieve, definita di primo grado, con paralisi e anestesia,  attraverso l’elettromiografia si evidenzia un blocco della conduzione ma le strutture nervose sono integre.

 

 

L’Assonotmesi

avviene quando l’assone e la mielina sono interrotti, ma le strutture circostanti (cellule di Schwann, perinervio ed epinervio) rimangono integre, viene definita lesione di secondo, terzo o quarto grado secondo l’entità del danno.

 

La Neurotmesi 

rappresenta la forma più grave di danno al nervo periferico, con interruzione totale di tutte le strutture.                  Viene classificata come lesione di quinto grado

 

I Sintomi

 

Dolore

Debolezza

Perdita della funzione di mano, dita e polso

 

Le cause

 

 

Le cause più comuni di lesioni al nervo radiale sono da trauma.

Fratture di omero, lesioni durante l’intervento chirurgico conseguente a frattura, lesioni dirette anche senza frattura come cadute, ferite da corpi contundenti o taglienti, pressione sul nervo sostenuta per molto tempo.

La Diagnosi

 

 

Il medico specialista effettuerà dei test per la diagnosi ed eventualmente potrà richedere ulteriori accertamenti  come elettromiografia, che valuterà  la velocità di conduzione nervosa e la sua eventuale interruzione, radiografie e risonanza magnetica.

 

Le cure

 

 

Il trattamento dipende dalla gravità della situazione.

Una lesione di primo grado, neuroaprassia, tenderà a migliorare da sola una volta rimossa la causa della sofferenza nervosa ma dato che spesso le cause risiedono in compressioni lungo il decorso del nervo potranno essere utili terapie fisioterapiche atte a liberare il nervo.

 

La paralisi temporanea del nervo radiale dopo un braccio rotto è molto frequente.

Se la lesione è di misura grave, il medico specialista potrebbe prendere in considerazione un intervento chirurgico.

Se i danni ai nervi sono troppo gravi si possono impiegare innesti o trasferimenti nervosi.

 

Conclusione

 

Lesioni al nervo radiale possono provocare paralisi,  dolore e una perdita di funzionalità nel braccio, nel polso, nelle mani e nelle dita.

La causa più frequente è un braccio rotto.

I medici possono consigliare conservativi, come il riposo e fisioterapia mirata, ma una persona può anche richiedere un intervento chirurgico.

 

 

Ictus Cure e Possibile Incidenza del Lockdown e Covid19

In questo particolare momento non possiamo non parlare di come il Lockdown dovuto al Covid19 possa essere considerato soprattutto nell’ambito della popolazione anziana ,grave fattore correlato all’Ictus.

La Fisioterapia in generale e la Fisioterapia Domiciliare in particolare può essere quindi di grande aiuto e rivestire un ruolo fondamentale nella cura e nella prevenzione di fattori di rischio  Pericolosissimi causati dal prolungato Lockdown dovuto al Covid19. In quest’ottica la nostra esperienza ci consente di aiutare quella fetta di popolazione che necessita di terapie fisioterapiche appropriate.

Gli Ictus sono attacchi cerebrali che si verificano quando l’apporto di sangue al cervello si blocca.

Di fatto è un’emergenza medica che richiede cure mediche immediate.

Statisticamente circa 800.000 persone hanno un ictus ogni anno, il che equivale a circa una persona ogni 40 secondi.

Durante un ictus, il cervello non riceve abbastanza ossigeno o sostanze nutritive, causando la morte delle cellule cerebrali; questo è il motivo per il quale è fondamentale che a diagnosi ed il trattamento avvengano il più rapidamente possibile n modo da ridurre al minimo il danno cerebrale. Il modo più efficace per prevenire gli ictus è attraverso il mantenimento di uno stile di vita sano e il trattamento delle condizioni sottostanti che potrebbero essere un fattore di rischio.

 

Trattamento

Poiché gli ictus ischemici ed emorragici hanno cause diverse, entrambi richiedono diverse forme di trattamento; la rapidità della diagnostica è importante non solo per ridurre il danno arrecato al cervello, ma anche perché un trattamento adatto per un tipo di ictus può essere dannoso quando si trattano tipi diversi.

 

Ictus ischemico

 

Gli ictus ischemici sono causati da ostruzione o restringimento delle arterie, pertanto il trattamento si concentra sul ripristino di un flusso adeguato di sangue al cervello.

Il trattamento inizia con farmaci che abbattono i coaguli e impediscono agli altri di formarsi. L’aspirina può essere somministrata, così come l’iniezione di attivatore del plasminogeno tissutale (TPA). La TPA è molto efficace nel dissolvere i coaguli ma deve essere iniettata entro 4,5 ore dall’inizio dei sintomi dell’ictus.

Le procedure di emergenza comprendono la somministrazione di TPA direttamente in un’arteria cerebrale o l’uso di un catetere per rimuovere fisicamente il coagulo. La ricerca è ancora in corso per quanto riguarda il beneficio di queste procedure.

Esistono altre procedure che possono essere eseguite per ridurre il rischio di ictus o TIA.

Un’endoarterectomia carotidea prevede un intervento chirurgico che apre l’arteria carotide e rimuove qualsiasi placca che potrebbe ostruirla.

In alternativa, un’angioplastica che prevede l’inserimento di un palloncino in un’arteria ristretta tramite catetere e quindi l’installazione di un tubo a rete chiamato stent nell’apertura, per impedire all’arteria di restringersi nuovamente.

 

Ictus emorragico

 

Gli ictus emorragici sono causati da perdite di sangue nel cervello, quindi il trattamento si concentra sul controllo dell’emorragia e sulla riduzione della pressione sul cervello.

Il trattamento può iniziare con farmaci somministrati per ridurre la pressione nel cervello, controllare la pressione sanguigna generale, prevenire le convulsioni e prevenire l’improvvise costrizioni dei vasi sanguigni.

Se un individuo sta assumendo anticoagulanti che fluidificano il sangue o un farmaco antiaggregante , possono essere somministrati dei farmaci per contrastare gli effetti del farmaco o delle trasfusioni di sangue per compensare la perdita di sangue.

La chirurgia può essere utilizzata per riparare qualsiasi problema con i vasi sanguigni che hanno condotto o potrebbe portare a ictus emorragici. I chirurghi possono posizionare piccoli morsetti alla base di aneurismi per fermare il flusso di sangue e prevenire la rottura.

Se l’emorragia è causata da malformazioni artero-venose (AVM), la chirurgia può essere utilizzata anche per rimuoverli se non sono troppo grandi e non troppo profondi nel cervello.

Gli AVM sono connessioni intricate tra le arterie e le vene che sono più deboli e scoppiano più facilmente rispetto ad altri vasi sanguigni normali.

Gli ictus sono eventi che cambiano la vita che possono influenzare una persona sia fisicamente che emotivamente.

Dopo un ictus, il recupero di successo comporta spesso terapie e supporto specifici:

 

Fisioterapia: la riabilitazione specialistica è fondamentale nell’aiutare una persona a imparare di nuovo il movimento e la coordinazione.

 

Logopedia: aiuta a risolvere problemi di produzione o comprensione della parola.

 

Terapia occupazionale: viene utilizzata per aiutare una persona a migliorare la propria capacità di svolgere attività quotidiane di routine, come fare il bagno, cucinare, vestirsi, mangiare, leggere e scrivere.

 

Supporto da parte di amici e familiari: le persone più vicine a una persona dovrebbero offrire supporto pratico e comfort dopo un ictus.

Permettere agli amici e alla famiglia di sapere cosa si può fare per aiutare è molto importante.

 

La riabilitazione è una parte importante e continua del trattamento.

Con la giusta assistenza e il supporto dei propri cari, è possibile riacquistare una qualità di vita soddisfacente.

 

La fibromialgia: una vera malattia

Tipici della Fibromialgia sono il dolore diffuso nei tessuti muscolari e fibrosi profondi, parestesie, affaticamento, mancanza di forza, rigidità, disturbi del sonno, Per tutto questo ne fà una malattia malattia gravemente debilitante.

La Fibromialgia per molto tempo è stata diagnosticata  principalmente in base a valutazioni soggettive del dolore del paziente, il disturbo è stato ritenuto psicosomatico e spesso attribuito all’immaginazione.

Il genere femminile è colpito in misura più che doppia rispetto al maschile dalla sindrome fibromialgica.

Ma da qualche anno questa malattia tanto subdola è stata compresa meglio anche grazie a nuove conoscenze che hanno permesso di comprenderne meglio i fattori scatenanti.

I Sintomi Della Fibromialgia

I sintomi che la caratterizzano hanno la loro origine in patologie anche molto differenti ed i mezzi diagnostici ora a nostra disposizione possono aiutarci a capire meglio.

Abbiamo detto che la fibromialgia è caratterizzata principalmente da rigidità muscolare, dolore, debolezza, affaticamento, parestesie, disturbi del sonno.

Possono essere presenti reflusso gastroesofageo, tachicardia, aritmia.

Il medico specialista va informato di tutti questi sintomi perchè possono essere importanti per la diagnosi differenziale ovvero individuare la vera causa di questo tipo di fibromialgia.

Ricordiamo che la fibromialgia può essere il sintomo e la conseguenza di molte malattie.

Le cause

La fibromialgia può essere conseguenza di una malattia reumatica o di una malattia infettiva, il reumatologo consiglierà delle analisi specifiche per l’individuazione dei fattori reumatici.

Fibromialgia per alterazioni al sistema nervoso vegetativo simpatico-parasimpatico,stress psicologico, nel quale il nostro sistema nervoso entra in modalità “attacco o fuga”, ovvero una specialità del sistema nervoso simpatico e non riesce ad uscirne completamente.

In pratica è una sindrome da stress cronico, le situazioni stressanti dovrebbero avere una durata limitata nel tempo, quando perdurano a lungo lo stato di tensione nel nostro corpo può produrre vari tipi di danni.

Può essere originata da alterazioni ormonali.

Da eccessivo uso muscolare per pratiche sportive estenuanti o carico di lavoro.

Recentemente uno studio pubblicato su PubMed, ha evidenziato che alcune persone posseggono un anomalo eccesso di terminazioni nervose sensitive che in risposta anche stimoli di lieve entità possono dare risposte dolorose.

Le cure

Come appare evidente non esiste una sola cura per la fibromialgia, bisognerà intervenire su diversi fronti.

Potrà essere necessario il consulto con un reumatologo, qualora le cause siano di tipo reumatologico, di un neurologo che aiuti a ripristinare  l’alternanza simpatico/parasimpatico.

Di un fisioterapista per la conservazione di un buono stato muscolare attraverso stretching e trattamenti specifici manuali o che prevedano l’utilizzo di macchinari.

Una integrazione a base di sali minerali, potassio e magnesio è spesso consigliata.

 

 

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Lombalgia dopo mangiato

La Lombalgia quando ci si alza da tavola è spesso causata da altri problemi, vediamo quali.

 

Intolleranze e Allergie come Causa della Lombalgia

 

La Lombalgia ha come prima conseguenza il dolore , che può avere origine negli organi interni infiammati per l’ingestione di alimenti a cui si è allergici o intolleranti.

Evidentemente se si predisposti a soffrire di lombalgia qualsiasi ulteriore fattore la farà peggiorare.

I principali alimenti che possono causare sofferenze all’apparato gastro intestinale e che quindi hanno incidenza sull’insorgere della Lombalgia sono:

  • Latte e Latticini
  • Glutine
  • Arachidi
  • Vino e Alcolici
  • Condimenti Piccanti: Pepe, Peperoncino
  • Fritti

 

Calcoli biliari e coliche

 

I calcoli biliari sono delle piccole formazioni della forma di sassolini che possono crearsi all’interno della colecisti ed ostruire i condotti biliari.

Durante ogni pasto la colecisti riversa la bile, utile per la digestione nell’intestino.

Se i condotti biliari sono parzialmente ostruiti o la cistifellea è infiammata può verificarsi una cosiddetta “colica”, dolore intenso che può irradiarsi alla schiena e nausea.

Angina pectoris e infarto

 

La Lombalgia può anche essere sintomo di un infarto o di una angina pectoris. Il Mal di schiena conseguente infatti può essere dovuto a diverse cause scatenanti.

Quando la Lombalgia è accompagnata da dolore al braccio sinistro, dolore nella regione cardiaca, sudorazione deve scattare un campanello di allarme.

Ovviamente non è sempre facile individuare le cause del Mal di Schiena , le lombalgie si presentano in varie forme e causano differenti intensità di dolore .

Bruciore di stomaco e reflusso gastro esofageo

 

L’eccesso di acidità di stomaco può provocare sensazione di bruciore e reflusso gastroesofageo.

Il dolore al centro della schiena, la tosse, la sensazione di aspro in bocca possono essere tutti sintomi di questa condizione.

Gli alimenti che in persone predisposte possono causare questi disturbi sono i condimenti piccanti, il cioccolato, la caffeina.

 

Infezione Renale

Il mal di schiena nella parte lombare può essere causato anche da un’infezione renale.

I sintomi comprendono dolore all’addome, sangue nelle urine, febbre, nausea, bruciore alla minzione urgenza ad andare in bagno.

 

Problemi Posturali

Stare seduti e curvi sul piatto durante i pasti può provocare dolore.

Un postura scorretta può causare dolore in tutte le situazione in cui si sta curvi  in avanti, alla scrivania, durante i lavori domestici come lavare i piatti, guidare la macchina.

 

Conclusioni

 

Il dolore di schiena dopo i pasti può avere molte origini, mentre per tutte le cause elencate sarà opportuno contattare un medico, per la postura sarà essenziale rivolgersi ad un fisioterapista esperto in postura.

 

 

 

 

Il dolore al Piriforme

Quella che viene chiamata  la”sindrome del Piriforme” si manifesta con un dolore importante che può avere caratteristiche di dolore profondo, simile a un livido o più acuto come se strappasse ad ogni movimento nella zona dei gluteo, dell’anca e della coscia.
Facilmente viene confuso con la cosiddetta sciatalgia, ovvero infiammazione del nervo sciatico ma la differenza fondamentale è che il dolore è provocato da un muscolo, il nervo sciatico può dolere in maniera secondaria, per la compressione del piriforme, invece nella vera sciatalgia il nervo sciatico è infiammato e compresso spesso in sede della colonna vertebrale.

 

SINTOMI

I sintomi possono includere:
  • dolore acuto alla pressione diretta;
  • dolore profondo, come un livido nella regione glutea, quasi sempre da un solo lato;
  • parestesie lungo il decorso del nervo sciatico e di altri nervi più superficiali della coscia per la compressione dovuta al piriforme;
  • dolore lombare a causa della rigidità della regione dell’anca dolore che si irradia alla coscia.
Il Piriforme, altro nome Piramidale, deve il suo nome alla forma che ricorda una piccola pera o una piccola piramide, si trova in profondità nella regione glutea dell’anca in posizione molto ravvicinata al nervo sciatico, il nervo più grande del corpo.

Il dolore può insorgere improvvisamente, dopo uno sforzo improvviso o come conseguenza di sforzi prolungati nel tempo.

Incidono lo stile di vita, poco movimento e postura sbagliata che vada a sovraccaricare la zona.

Frequentemente può dare faastidio durante la gravidanza per la fatica e l’aumento di peso.

Esistono diversi test per differenziare se si tratti di Piriforme o infiammazione del nervo Sciatico.

Il test di Lasegue è il più usato e il piu sempice da eseguire per escludere che possano esserci compressioni sulle radici dello sciatico.

Il test FAIR  misura la conduzione del nervo sciatico sottoposto a compressione del Piriforme.

CURA

 

Il dolore del Piriforme trae grande giovamento dagli allungamenti ma data la posizione risulta complicato eseguirli autonomamente.

Potrà essere importante rivolgersi ad un fisioterapista competente che possa trattare il muscolo così da ripristinare il movimento, ridurre il dolore e il rischio di recidive.

Il fisioterapista insegnerà un certo numero di esercizi ed che eseguiti quotidinamente potranno aiutare a riprendere una vita attiva.

Il riscaldamento prima di svolgere attività sportiva.

L’uso degli antidolorifici dovrà essere valutato dal medico, è molto importante che non vengano usati per continuare a compiere sforzi prolungati  o che siano considerati la soluzione: così come per gli sforzi eccessivi anche l’eccessiva sedentarietà può condurre alla Sindrome del Piriforme, per questo una attività leggera è assolutamente consigliata.

Il rischio di recidive è molto alto, il Piriforme, una volta infiammato può impiegare anche molto tempo per tornare alla normalità.

 

 

Anterolistesi e Spondilolistesi

Definizione

L’Anterolistesi o Spondilolistesi è  un allineamento anomalo delle ossa nella colonna vertebrale e di solito colpisce la zona lombare.

Si verifica quando una vertebra superiore scivola di fronte a quella sottostante.

Il dolore è spesso il primo sintomo: le vertebre non allineate possono pizzicare i nervi e questo può avere conseguenze dolorose e debilitanti; l’anterolistesi colpisce anche altre parti del corpo, come le braccia o le gambe.

Esiste una scala di valutazione per l’anterolistesi, che va da lieve a grave, il trattamento può variare dal riposo a letto alla chirurgia.

 

 

CAUSE

L’anterolistesi può essere causata da uno sforzo  improvviso o può essere causata da un intenso esercizio fisico nel tempo.

Anche le fratture possono essere  la causa primaria: queste possono essere il risultato di un trauma in conseguenza di un incidente automobilistico o di una caduta;

Prolungati esercizi fisici, come per esempio quelli previsti nel bodybuilding possono far sviluppare nel tempo questa patologia.

L’invecchiamento è un’altra causa comune di anterolistesi.; questo si verifica naturalmente nel tempo poiché la cartilagine tra le vertebre si indebolisce e si assottiglia.

L’anterolistesi può anche essere collegata a condizioni di base come le ossa deboli, l’artrite oi tumori.

 

SINTOMI

I sintomi di anterolistesi dipenderanno dalla quantità di slittamento e dalla parte della colonna vertebrale in cui si è verificato lo slittamento.

L’anterolistesi può causare dolore localizzato costante e grave, oppure può svilupparsi e peggiorare nel tempo.

Il dolore può essere persistente e spesso colpisce la zona lombare o le gambe; problemi correlati sono inoltre quelli che coinvolgono la  mobilità ridotta a causa del  dolore, che può causare inattività e aumento di peso con conseguente perdita di densità ossea e forza muscolare; in aggiunta anche la flessibilità in altre aree del corpo può essere compromessa.

 

ULTERIORI SINTOMI

  • spasmi muscolari
  • sensazioni pulsanti o pizzicanti
  • dolore
  • debolezza

 

SINTOMI GRAVI

  • Difficoltà a camminare,
  • perdita della funzione della vescica o dell’intestino 

 

Diagnosi

La sospetta anterolistesi può essere diagnosticata usando raggi X, scansioni TC o risonanze magnetiche.

Un medico specialista diagnosticherà l’anterolistesi usando un esame fisico e una valutazione dei sintomi della persona; l’esame di solito include un controllo dei riflessi.

 

 

SCALA DI VALUTAZIONE

Il successivo  passo dopo la diagnosi è stabilire l’entità del danno.

La seguente scala di valutazione viene utilizzata per determinare la gravità della condizione e il trattamento richiesto.

  • Grado 1: meno del 25%  di slittamento
  • Grado 2: dal 26 al 50% di slittamento
  • Grado 3: slittamento del 51-75%
  • Grado 4: 76% o più di slittamento

Ci sono rari casi di slittamento del 100% quando la vertebra superiore scivola completamente da quella sottostante.

 

 

TRATTAMENTO

I medici basano un piano di trattamento sul grado di slittamento.

Le persone con slittamento di grado 1 e 2 di solito presentano sintomi lievi e il trattamento mira ad alleviare il dolore e il disagio; gli slittamenti di grado 3 e 4 sono considerati gravi e potrebbero richiedere un intervento chirurgico.

Le opzioni di trattamento per un lieve slittamento possono includere un breve periodo di riposo a letto, esercizio delicato e antidolorifici; i casi gravi possono richiedere la terapia chiropratica e la chirurgia che, in ogni caso, è considerata l’ultima risorsa.

 

Riposo:

Il riposo a letto può aiutare a superare casi lievi di anterolistesi. La partecipazione a sport e attività quotidiane faticose dovrebbe essere fermata completamente fino a che il dolore non scompare; il riposo può anche aiutare a prevenire ulteriori ulteriori slittamenti o danni alle vertebre.

Farmaci:

I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) possono essere usati per trattare il dolore e l’infiammazione causati dall’anterolistesi; in caso di dolore più acuto, possono essere necessari steroidi e oppioidi, gli steroidi epidurali iniettati direttamente nella parte posteriore possono ridurre l’infiammazione e alleviare il dolore.

 

Terapia fisioterapica

I sintomi complicati possono essere trattati con la terapia fisica, spesso insieme a un programma di esercizi.

È possibile utilizzare un tutore o un supporto per la schiena per stabilizzare la zona lombare e ridurre il dolore.

Il trattamento fisioterapico può aiutare a riportare la vertebra nella sua posizione originale.

Gli esercizi sono di solito effettuati in concomitanza con la terapia fisica; l’esercizio fisico può aumentare il movimento senza dolore, migliorare la flessibilità e sviluppare la forza nei muscoli della schiena.

Sono previsti  esercizi di stabilizzazione al fine di mantenere la mobilità della colonna vertebrale, rafforzare i muscoli addominali e dorsali e minimizzare il movimento doloroso delle ossa nella spina dorsale colpita.

 

Chirurgia:

La chirurgia è l’ultima risorsa nel trattamento di anterolistesi.

Potrebbe essere necessario se la vertebra continua a scivolare o se il dolore persiste nonostante altri trattamenti.

La chirurgia può comportare la regolazione delle vertebre con piastre, fili, barre o viti.

 

 

FATTORI DI RISCHIO

Gli sport a basso impatto come il nuoto e il ciclismo possono ridurre il rischio di sviluppare l’anterolistesi.           

Le persone anziane hanno maggiori probabilità di essere colpite da anterolistesi.

Di solito si verifica nelle persone di età superiore a 50 anni, con le donne che segnalano un tasso di sviluppo più veloce.

Le persone che intraprendono un’attività fisica intensa aumentano il rischio di contrarre l’anterolistesi. Questi includono in particolare atleti e sollevatori di pesi.

QUINDI

 

  • evitare gli sport  con forte stress per la colonna vertebrale
  • preferire sport come il nuoto e il ciclismo
  • mantenere un peso normale

 

 

Il trattamento  di mantenimento non chirurgico per casi lievi di anterolistesi ha successo in circa l’80% dei casi.

 

 

 

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La Borsite della spalla

La borsite della spalla è un’infiammazione dolorosa nell’articolazione della spalla ; è comune, curabile e spesso guarisce in pochi mesi, riposo e esercizi delicati possono accelerare il recupero.

La borsite è un’infiammazione delle borse: piccole sacche piene di liquido  vicino alle articolazioni.

Agiscono come un cuscino tra le parti in movimento nell’articolazione per impedire ai muscoli, alle ossa e ai tendini di sfregare e fare attrito.

Quando una borsa della spalla si irrita, diventa infiammata e cresce di dimensioni, ciò significa che c’è meno spazio nella spalla per far muovere i muscoli e i tendini, il  che può causare dolore e  perdita di movimento nella spalla; l’uso eccessivo  della spalla,  un infortunio o  patologie croniche  come l’artrite reumatoide, può causare la borsite della spalla.

 

Sintomi

La borsite della spalla può causare sintomi come un limitato range di movimento nella spalla e dolore alla punta della spalla.

I sintomi chiave della borsite della spalla includono:

  • dolore intorno, all’esterno o alla punta della spalla
  • dolore quando viene toccata la spalla
  • gamma ridotta di movimento nell’articolazione della spalla
  • gonfiore e arrossamento intorno alla spalla
  • dolore alla spalla quando il braccio è sollevato

Il dolore può peggiorare di notte, specialmente quando il peso grava sulla spalla interessata, oppure si aggrava dopo una temporanea immobilizzazione della parte.

 

La borsite della spalla è più comune nella borsa subacromiale (sulla sommità della spalla).

 

Trattamento

I seguenti trattamenti possono aiutare con borsite della spalla:

  • Anti-infiammatori
  • Riposo: la riduzione del movimento della spalla può impedire alla borsa di irritarsi e dargli il tempo di guarire; un sostegno o un tutore possono essere utili, anche se alcuni delicati esercizi sono consigliati al fine di  impedire all’articolazione di irrigidirsi.
  • Impacchi di ghiaccio: quando i responsabili della borsite sono un trauma o un uso eccessivo della spalla può aiutare effettuare impacchi freddi per i primi 5 giorni. Applicare il ghiaccio ogni 15 o 20 minuti a intervalli di 4-6 ore per ridurre il dolore e il gonfiore.
  • Infiltrazioni: se i sintomi persistono, il medico specialista effettuare delle infiltrazioni con acido ialuronico o corticosteroidi. Gli effetti possono essere temporanei, ma il trattamento può essere ripetuto più volte.
  • Chirurgia: quando la borsite della spalla è a lungo termine e non risponde al trattamento dopo 6 / 12 mesi, la chirurgia può essere suggerita come opzione finale. L’intervento può riparare i danni e ridurre la pressione nella borsa.

Esercizi:

Un fisioterapista esperto può aiutare a ridurre il rischio di lesioni e assicurare una pronta guarigione.

Una volta che il dolore inizia a diminuire  alcuni delicati esercizi di rafforzamento possono accelerare il recupero. Fare esercizi quotidiani può mantenere attiva la spalla senza esercitare troppa pressione sull’articolazione.

 

Cause e fattori di rischio

La causa più comune della borsite è il movimento ripetitivo o l’uso eccessivo dell’articolazione della spalla, ma anche lesioni fisiche, come  una caduta, possono essere causa di questa patologia.

Gli hobby che mettono ripetuti stress sulla spalla, come il tennis, il lavoro a maglia e l’allenamento con i pesi possono aiutare l’insorgere della borsite, come anche le professioni manuali che prevedono un uso reiterato della parte; inoltre particolari condizioni mediche possono essere concause della borsite , fra queste  l’artrite reumatoide, il diabete e la gotta.

 Tempi di recupero

Quando la borsite della spalla è causata da una lesione fisica, può essere trattata entro pochi giorni, mentre Il tempo di recupero è più lungo se la borsite è causata da un uso eccessivo: potrebbero essere necessarie alcune settimane per guarire, soprattutto se l’articolazione della spalla è ancora in uso.

Naturalmente la patologia può essere aggravata da  altri problemi alla spalla, inclusi tendiniti o problemi alle ossa, in questo caso i tempi di recupero sono maggiori.

 Diagnosi

 

Esami fisici: un medico può diagnosticare la borsite attraverso la verifica della posizione del dolore, la forza muscolare e l’attuale gamma di movimento nell’articolazione della spalla.

Radiografia: una radiografia non osserva la borsa stessa, ma può essere usata per escludere il danno alle ossa o l’artrite come possibili cause di dolore alla spalla e questo può essere molto importante per scegliere il giusto tipo di trattamento.

Scansioni RM: una risonanza magnetica può mostrare qualsiasi infiammazione nella borsa o qualsiasi danno all’osso e al tessuto circostante, anche se le scansioni RM spesso non sono necessarie per la diagnosi.

 

 Prevenzione

La chiave per prevenire la borsite della spalla sta nel ridurre lo sforzo eccessivo sull’articolazione della spalla; in ogni caso le seguenti strategie di prevenzione possono aiutare:

  • riscaldare e allungare la spalla prima di esercitare o usare l’articolazione;
  • rinforzare ripetutamente i muscoli della spalla con esercizi delicati ;
  • iniziare con lenta progressione una nuova attività che metta a prova l’articolazione della spalla;
  • fare  pause frequenti nel lavoro
  • migliorare la postura con lo scopo di mantenere i muscoli della spalla attivi e ridurre la pressione articolare.

Un recupero completo dalla borsite della spalla è possibile, i sintomi di solito scompaiono entro poche settimane.

La borsite della spalla di solito risponde bene al riposo e ai farmaci antinfiammatori.

In ogni caso quando è compresente  un altro problema alla spalla, come problemi alle ossa o tendinite, può essere necessaria una terapia fisica a lungo termine.

 

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